Incontro tra FederBalneari Italia e il Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Incontro tra FederBalneari Italia e il Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Federbalneari Italia incontrerà a breve il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, direttore centrale Catasto e Cartografia, Ing. Franco Maggio

FederBalneari Italia incontrerà a breve il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, direttore centrale Catasto e Cartografia, Ing. Franco Maggio per approcciare i criteri generali di accatastamento degli stabilimenti balneari. Di seguito la nota tecnica, frutto di un lavoro che da mesi la Federazione sta portando avanti.

DETERMINAZIONE DEI CRITERI GENERALI DI ACCATASTAMENTO DEGLI STABILIMENTI BALNEARI.

(Aree Demaniali Marittime ad uso Turistico ricreativo).

In merito a quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate circa le modalità per l’aggiornamento degli Atti Catastali, si evidenziano le seguenti criticità:

Catasto Terreni: non è chiaro il confine catastale dal quale individuare le aree di terreno demaniale, da quello che è concesso dal Demanio agli stabilimenti.

Superfici delle aree in concessione: vi è un evidente scollegamento tra le superfici demaniali date in concessione e le aree rappresentate dalle particelle catastali.

Altra questione determinante la assume l’area di sedime e l’area utilizzata per posizionamento ombrelloni, sdraie, lettini, ecc.
Le aree al contorno dei fabbricati da accatastare sono riutilizzate a sussidio degli stessi.
Le aree fronte mare sono invece “arredate” nel periodo estivo, e poi lasciate libere a Settembre/Ottobre (fino ad Aprile/Maggio dell’anno successivo).
In alcuni casi ci sono grandi superfici, destinate al verde, passeggiata pubblica e uso pubblico per 12 mesi che non possono essere considerate nella superficie da computare.
Valori di estimo delle Aree.
Si dovrà in primis considerare che sono:
– inedificabili
– super vincolate
– utilizzabili per posizionare ombrelloni, sdraio, lettini ad esclusione delle impronte dei fabbricati.
– che sono oggetto di uso pubblico per 12 mesi l’anno, sulle quali il Concessionario mantiene Sicurezza, Manutenzione, Agibilità.
– che in molti casi, sono aree a verde, macchia mediterranea, a spazio per giochi, e per uso pubblico.
I valori di estimo non hanno nessun riferimento per determinazione comparativa per le aree verdi e a servizi.

Catasto Fabbricati: non è chiaro il metodo che viene utilizzato dall’Agenzia delle Entrate, circa il valore da attribuirsi alla singola unità immobiliare da censire.

Per le opere in muratura di proprietà dello Stato (opere incamerate) stabili e definite PERTINENZE, nessun dubbio sulla convinzione di accatastare.
La questione invece dubbia, riguarda tutte le opere definite di facile rimozione di proprietà del Concessionario, utilizzate solo per alcuni periodi (mesi estivi). Su tali opere si deve inoltre far presente che le stesse possono modificarsi (montaggi e smontaggi) quando non sono oggetto di effettiva domanda turistica.
(Es.: disongo di 100 cabine, 30 le ho smontate, le rimonto solo se c’è richiesta).
Si procede alla variazione catastale ogni anno?
Si accatastano le tende viareggine e gli ombrelloni?
In relazione al punto precedente, è opportuno conoscere il dispositivo di legge che determina queste scelte, congiuntamente alla decisione che siamo di fronte a Stabilimenti industriali D 8.
Sono strutture su area dello Stato, con opere di facile rimozione.
La Circolare 6/2012 è un’interpretazione interna, alcuni elementi:
– I complessi balneari non sono STRUTTURE COMMERCIALI, ma TURISTICHE su Area Demaniale con attività Stagionale e non oggetto di atti di acquisto (vendita con valutazioni commerciali (tutto ciò è previsto dal Codice della Navigazione.
Nell’Atto di Concessione sono previsti una serie di oneri a carico del Concessionario che debbono essere considerati e cioè:
La Manutenzione Ordinaria e Straordinaria dei fabbricati di proprietà dello stato dati in Concessione.
Il mantenimento della stabilità strutturale a norma igienico-sanitaria, sicurezza, ecc. anche in caso di eventi climatici straordinari (alluvioni, mareggiate, erosioni, trombe marine ecc.
Mantenimento della Sicurezza a Mare per tutti coloro che transitano sulla fascia dei 5 metri di battigia definita per il libero transito anche ai fini della Balneazione.
Il mantenimento e la pulizia dell’intera concessione, aperta per accessibilità vedi Legge n. 296/2006 per 12 mesi l’anno.
E’ appena il caso di rammentare che il reddito d’impresa fa capo ad altri sistemi fiscali.
Si dovrà quindi spiegare che le determinazioni dei valori catastali vanno riferiti al “costo di ricostruzione” adeguatamente abbattuto per vetustà.
A tale proposito si evidenzia l’erroneo comportamento di STIMA maturato dagli uffici Regionali.
Stimo il valore commerciale del Bar e/o Ristorante fronte lo stabilimento su area privata ed in regime di affitto e parametro quello dell’area demaniale in concessione.. E’ inadeguato per quanto detto in precedenza. E’ da rimuovere come concetto e convincimento di Stima.

 

Conclusioni:

Ad oggi risulta molto complesso se non impossibile, censire in modo corretto gli stabilimenti balneari dal punto di vista catastale.

Se si dovesse riconfinare l’area delle particelle catastali sul terreno, si evidenzierebbe per molti stabilimenti una discrepanza tra lo stato di fatto (reale) e quello determinato dal confine catastale.

Poiché però il catasto ragiona in termini di particelle, queste andranno adeguate allo stato di fatto e alla Concessione Demaniale.

In termini di accatastamento urbano, si evidenzia che le singole attività non possono essere classate come attività commerciali, ma dovrà essere dato loro un valore congruo che richiama la struttura turistica propriamente detta, ma che non trova riscontro come categoria catastale presso l’Agenzia delle Entrate.

Dovranno essere riparametrati tutti i valori delle singole unità.

Esempio cabine: le cabine dovranno avere un valore che possa essere rapportato all’effettivo tempo di utilizzo delle stesse. Il costo di ricostruzione di una cabina in legno è di gran lunga inferiore in rapporto, al valore indicato dall’Agenzia delle entrate.

Esempio arenile (superfice scoperta): il valore dell’area della superfice scoperta dovrà essere un valore minimo: di fatto è il passaggio per consentire l’accesso alle strutture dello stabilimento.

Esempio aree a verde: anche in questo caso ci troviamo davanti ad un’area improduttiva, che necessiterebbe di una valutazione specifica.

Il Demanio ha fissato una differenza tra opere di difficile e di facile rimozione.

Il Catasto fissa una differenza tra opere stabili e opere rimosse ad esempio in periodi non produttivi.

Considerando che ci sono opere di facile rimozione, che alcune non vengono rimosse, ma che non producono alcun reddito nei mesi invernali, forse è opportuno valutare obiettivamente il loro valore.

Incontro col Capo Gruppo Fedriga

Incontro col Capo Gruppo Fedriga

Riunione di Federbalneari Italia con il Capo Gruppo della Lega Nord Massimiliano Fedriga

Incontro col Capo Gruppo Fedriga

Riunione di Federbalneari Italia con il Capo Gruppo della Lega Nord Massimiliano Fedriga. Il 2015 l’obiettivo comune per risolvere le questioni del Demanio Marittimo

 Il “No” del Governo incassato dal comparto turistico balneare ieri sul Milleproroghe non ferma l’azione di

Federbalneari Italia. Oggi Il Presidente Renato Papagni era già a Montecitorio per fornire precise delucidazione sulla realtà normativa del settore della balneazione italiana al Capo Gruppo della Lega Nord Massimiliano Fedriga, contattato con il supporto del Presidente di Federbalneari Friuli Giorgio Ardito. L’obiettivo comune: il riordino definitivo entro il 2015 delle concessioni demaniali marittime in Italia. Il rappresentante della Lega Nord ha confermato la sensibilità manifestata dal Carroccio sulla questione dei balneari, sia dai parlamentari italiani, ma anche dagli euro deputati incontrati lo scorso 27 gennaio a Bruxelles, ribadendo l’intenzione di provvedere ad un’azione determinata e risolutiva. A tal fine il Presidente Papagni durante la riunione, oltre a fornire informazioni di scenario e di settore, si è soffermato con un focus sull’equiparazione dei canoni, presentata al Governo, oltre a questioni più tecniche, come l’allineamento dell’IVA, ed il riconoscimento del valore economico dell’azienda.

La partita, anche secondo l’On. Fedriga, si giocherà poi in Parlamento, nella Commissione Attività Produttive dove i voti di tutti i gruppi partitici peseranno notevolmente sulla bilancia dell’approvazione del disegno di legge. L’auspicio è quello di arrivare lì dove il Milleproroghe non è arrivato. Nell’emendamento 10.30 presentato dall’On. Pizzolante – spiega il Presidente Papagni – si chiedeva semplicemente uno slittamento dei pagamenti in attesa della riforma delle concessioni e dei canoni”. Ora invece quasi 250 aziende in Italia rischiano il fallimento, ovvero quei casi che, applicando legge finanziaria del Governo Prodi del 2016, hanno subito un ingiusto aumento del canone da 10-15.000 euro l’anno fino a 100.000 ed anche oltre.

Dall’attuale esecutivo ancora non arrivano messaggi chiari sull’approccio del Governo per liberare il comparto turistico dai macigni normativi che lo affossano, per tali ragioni Federbalneari prosegue il suo percorso di incontri parlamentari presentando, non solo la proposta di riordino definitivo delle concessioni demaniali marittime in Italia, ma anche un piano di rilancio del turismo balneare, bloccato negli investimenti e nelle prospettive di futuro: la garanzia di investimenti finalizzati alla riqualificazione del prodotto turistico balenare, (con un periodo concessorio più lungo, si auspica 30 anni), dovrebbero traghettare il settore verso l’uscita della crisi e dare garanzie di stabilità alle attuali imprese. Riguardo invece all’evidenza pubblica, i 3000 km di costa ancora liberi potranno essere giustificati nel bando con un business plan trentennale. Tutto ciò a partire dal 2020, ma si rischierebbe anche, se la legge 228/2012 non verrà ratificata all’Unione Europa. che le evidenze pubbliche partiranno a chiusura del 2015, almeno queste le indicazioni che arrivano da Bruxelles.

Al via le richieste di atti pluriennali

Al via le richieste di atti pluriennali

La stagione balneare è alle porte, ma per molti imprenditori potrebbe anche essere l’ultima, il Governo ancora non da certezze sulla scadenza al 2015 delle concessioni

Al via le richieste di atti pluriennali

La stagione balneare è alle porte, ma per molti imprenditori potrebbe anche essere l’ultima, il Governo ancora non da certezze sulla scadenza al 2015 delle concessioni.

Con queste premesse si è riunita oggi la Giunta Nazionale di Federbalneari Italia al Polo Natatorio del Lido di Roma.

Leggi il Documento:

C.S. FEDERBALNEARI ITALIA – Al via le richieste di atti pluriennali –

 

Piani Ventennali. Si parte da Roma

Piani Ventennali. Si parte da Roma

Dalla Capitale al Salento. Le richieste di concessioni ventennali sono pronte per essere presentate

Piani Ventennali. Si parte da Roma

Dalla Capitale al Salento. Le richieste di concessioni ventennali sono pronte per essere presentate. Il Presidente Papgni: “ L’Europa ha già riconosciuto la validità delle pluriennali. Che senso ha tornare ora a Bruxelles?E’ il Governo che deve decidere, Federbalneari tira dritto sugli investimenti “Attendere significa morire”.

 Lavori in corso per le richieste ventennali. Continuano gli incontri in casa Federbalneari per attivare le procedure per gli atti pluriennali: ottenimento di 20 anni di concessione in funzione degli investimenti. A partire dal litorale Romano, laboratorio di sperimentazione per i processi di ammodernamento degli impianti, dove sono pronti 50 milioni di euro e ben 40 stabilimenti balneari, per poi passare sulla costa pugliese di Otranto, dove i titolari delle concessioni stanno riprogettando con un piano le spiagge del futuro. E’ stata presentata pochi gironi fa la domanda per le pluriennali all’Amministrazione in Salento. Le richieste per le concessioni ventennali, che si possono presentare in Federbalneari, sono il frutto del lavoro della Federazione con il pool di Avvocati, Stefano Zunarelli, Danilo Lorenzo ed Ettore Nesi. Procedure che hanno trovato parere favorevole della Comunità Europea, l’incontro a Bruxelles del 27 gennaio in cui la Commissione petizioni ha confermato che tutte le concessioni demaniali esistenti in Italia sono state già rilasciate mediante procedure competitive di selezione visto il contenuto dell’art. 18 del reg. nav. mar. che è norma tutt’ora valida ed efficace nel quadro normativo nazionale.

“L’art. 18 già prevede e disciplina una procedura per il conferimento di concessioni demaniali marittime caratterizzata da elementi di competitività (è previsto che tutti i soggetti interessati possano richiedere e partecipare al procedimento di rilascio del titolo concessorio) ed evidenza pubblica (è prevista la pubblicazione della domanda, la pubblicità della stessa ed un tempo congruo per permettere la conoscenza ai terzi della procedura ai fini della loro regolare partecipazione nel pieno rispetto di tutti i principi contenuti nella normativa in materia di contratti pubblici”.Con la petizione Europa presentata a Bruxelles da Federbalneari Italia un altro principio è stato legittimato dalla Commissione Europea: la proroga delle concessioni balneari fino al 2020. Si legge infatti nella relazione redatta dalla stessa Commissione Europea: “il Parlamento italiano ha prorogato le concessioni balneari esistenti fino al 2020”. Recentemente anche l’Avvocatura di Stato italiana si è pronunciata a tutela di tale legge.Il Presidente Papagni conclude: perché continuare a dire che bisogna attendere la Corte di Giustizia Europea per il 2020? E’ solo un modo per prendere un po’ di visibilità su qualche paginetta di giornale.Andare in questo momento a Bruxelles non serve a nulla. E’ bene che tutti sappiano che le competenze sono totalmente in mano al Governo. Tra qualche mese avremo notizie? Attendere significa morire, Federbalneari gioca la carta ventennale. Gli imprenditori a noi associati hanno deciso di mettere il turbo ed accellerare per non essere invischiati da un sistema gelatinoso che non decide nulla, con la complicità di alcune associazioni di categoria”.Le richieste per le concessioni ventennali, che si possono presentare in Federbalneari, sono il frutto del lavoro della Federazione con il pool di Avvocati, Stefano Zunarelli, Danilo Lorenzo ed Ettore Nesi. Procedure che hanno trovato parere favorevole della Comunità Europea, l’incontro a Bruxelles del 27 gennaio in cui la Commissione petizioni ha confermato che tutte le concessioni demaniali esistenti in Italia sono state già rilasciate mediante procedure competitive di selezione visto il contenuto dell’art. 18 del reg. nav. mar. che è norma tutt’ora valida ed efficace nel quadro normativo nazionale.“L’art. 18 già prevede e disciplina una procedura per il conferimento di concessioni demaniali marittime caratterizzata da elementi di competitività (è previsto che tutti i soggetti interessati possano richiedere e partecipare al procedimento di rilascio del titolo concessorio) ed evidenza pubblica (è prevista la pubblicazione della domanda, la pubblicità della stessa ed un tempo congruo per permettere la conoscenza ai terzi della procedura ai fini della loro regolare partecipazione nel pieno rispetto di tutti i principi contenuti nella normativa in materia di contratti pubblici”.Con la petizione Europa presentata a Bruxelles da Federbalneari Italia un altro principio è stato legittimato dalla Commissione Europea: la proroga delle concessioni balneari fino al 2020. Si legge infatti nella relazione redatta dalla stessa Commissione Europea: “il Parlamento italiano ha prorogato le concessioni balneari esistenti fino al 2020”. Recentemente anche l’Avvocatura di Stato italiana si è pronunciata a tutela di tale legge.Il Presidente Papagni conclude: perché continuare a dire che bisogna attendere la Corte di Giustizia Europea per il 2020? E’ solo un modo per prendere un po’ di visibilità su qualche paginetta di giornale.Andare in questo momento a Bruxelles non serve a nulla. E’ bene che tutti sappiano che le competenze sono totalmente in mano al Governo. Tra qualche mese avremo notizie? Attendere significa morire, Federbalneari gioca la carta ventennale. Gli imprenditori a noi associati hanno deciso di mettere il turbo ed accellerare per non essere invischiati da un sistema gelatinoso che non decide nulla, con la complicità di alcune associazioni di categoria”.Le richieste per le concessioni ventennali, che si possono presentare in Federbalneari, sono il frutto del lavoro della Federazione con il pool di Avvocati, Stefano Zunarelli, Danilo Lorenzo ed Ettore Nesi. Procedure che hanno trovato parere favorevole della Comunità Europea, l’incontro a Bruxelles del 27 gennaio in cui la Commissione petizioni ha confermato che tutte le concessioni demaniali esistenti in Italia sono state già rilasciate mediante procedure competitive di selezione visto il contenuto dell’art. 18 del reg. nav. mar. che è norma tutt’ora valida ed efficace nel quadro normativo nazionale.“L’art. 18 già prevede e disciplina una procedura per il conferimento di concessioni demaniali marittime caratterizzata da elementi di competitività (è previsto che tutti i soggetti interessati possano richiedere e partecipare al procedimento di rilascio del titolo concessorio) ed evidenza pubblica (è prevista la pubblicazione della domanda, la pubblicità della stessa ed un tempo congruo per permettere la conoscenza ai terzi della procedura ai fini della loro regolare partecipazione nel pieno rispetto di tutti i principi contenuti nella normativa in materia di contratti pubblici”.Con la petizione Europa presentata a Bruxelles da Federbalneari Italia un altro principio è stato legittimato dalla Commissione Europea: la proroga delle concessioni balneari fino al 2020. Si legge infatti nella relazione redatta dalla stessa Commissione Europea: “il Parlamento italiano ha prorogato le concessioni balneari esistenti fino al 2020”. Recentemente anche l’Avvocatura di Stato italiana si è pronunciata a tutela di tale legge.Il Presidente Papagni conclude: perché continuare a dire che bisogna attendere la Corte di Giustizia Europea per il 2020? E’ solo un modo per prendere un po’ di visibilità su qualche paginetta di giornale.Andare in questo momento a Bruxelles non serve a nulla. E’ bene che tutti sappiano che le competenze sono totalmente in mano al Governo. Tra qualche mese avremo notizie? Attendere significa morire, Federbalneari gioca la carta ventennale. Gli imprenditori a noi associati hanno deciso di mettere il turbo ed accellerare per non essere invischiati da un sistema gelatinoso che non decide nulla, con la complicità di alcune associazioni di categoria”.Le richieste per le concessioni ventennali, che si possono protocollare in Federbalneari, sono il frutto del lavoro della Federazione con il pool di Avvocati, Stefano Zunarelli, Danilo Lorenzo ed Ettore Nesi. Procedure che hanno trovato parere favorevole della Comunità Europea, l’incontro a Bruxelles del 27 gennaio in cui la Commissione petizioni ha confermato che tutte le concessioni demaniali esistenti in Italia sono state già rilasciate mediante procedure competitive di selezione visto il contenuto dell’art. 18 del reg. nav. mar. che è norma tutt’ora valida ed efficace nel quadro normativo nazionale.

“L’art. 18 già prevede e disciplina una procedura per il conferimento di concessioni demaniali marittime caratterizzata da elementi di competitività (è previsto che tutti i soggetti interessati possano richiedere e partecipare al procedimento di rilascio del titolo concessorio) ed evidenza pubblica (è prevista la pubblicazione della domanda, la pubblicità della stessa ed un tempo congruo per permettere la conoscenza ai terzi della procedura ai fini della loro regolare partecipazione nel pieno rispetto di tutti i principi contenuti nella normativa in materia di contratti pubblici”.

Con la petizione Europa presentata a Bruxelles da Federbalneari Italia, un altro principio è stato legittimato dalla Commissione Europea: la proroga delle concessioni balneari fino al 2020. Si legge infatti nella relazione redatta dalla stessa Commissione Europea: “il Parlamento italiano ha prorogato le concessioni balneari esistenti fino al 2020”. Recentemente anche l’Avvocatura di Stato italiana si è pronunciata a tutela di tale legge.

Il Presidente Papagni conclude: perché continuare a dire che bisogna attendere la Corte di Giustizia Europea per il 2020? E’ solo un modo per prendere un po’ di visibilità su qualche paginetta di giornale.

Andare in questo momento a Bruxelles non serve a nulla. E’ bene che tutti sappiano che le competenze sono totalmente in mano al Governo. Tra qualche mese avremo notizie? Attendere significa morire, Federbalneari gioca la carta ventennale. Gli imprenditori a noi associati hanno deciso di mettere il turbo ed accellerare per non essere invischiati da un sistema gelatinoso che non decide nulla, con la complicità di alcune associazioni di categoria”.

Le richieste per le concessioni ventennali, che si possono presentare in Federbalneari, sono il frutto del lavoro della Federazione con il pool di Avvocati, Stefano Zunarelli, Danilo Lorenzo ed Ettore Nesi. Procedure che hanno trovato parere favorevole della Comunità Europea, l’incontro a Bruxelles del 27 gennaio in cui la Commissione petizioni ha confermato che tutte le concessioni demaniali esistenti in Italia sono state già rilasciate mediante procedure competitive di selezione visto il contenuto dell’art. 18 del reg. nav. mar. che è norma tutt’ora valida ed efficace nel quadro normativo nazionale.

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