Chi non inquina deve pagare (secondo la Regione)

Assobalneari Campania respinge e denuncia una grave pretesa della Regione: i gestori degli stabilimenti balneari dovrebbero pagare la manutenzione dell’impianto di grigliatura alla foce dei Regi Lagni. La pretesa, davvero sorprendente, riferita dalla stampa (Corriere del Mezzogiorno del 18 febbraio 2015), è contenuta in una nota del direttore del settore Ambiente, Michele Palmieri, diretta all’assessore Giovanni Romano, nella quale si dichiara che “I costi di gestione …vanno posti anche a carico dei cittadini che si avvantaggiano del servizio di pulizia effettuato dall’impianto relativamente al materiale vegetale che, raccolto dalla griglia, non si accumula più lungo il litorale Domitio con conseguenti risparmi per i gestori degli stabilimenti balneari in primis”.

Il direttore Palmieri cita anche il principio comunitario “Chi inquina paga”, dimenticando che da tale principio discende ovviamente il contrario: “chi non inquina non paga”. E se c’è categoria esemplare di “non inquinatori”, bensì di fautori e attuatori di ogni azione contro l’inquinamento, questa è quella degli esercenti balneari, da sempre enormemente danneggiati dall’assenza di ogni seria azione pubblica contro gli scarichi abusivi.

Va pertanto ricordato che già nel lontano marzo 2013 il presidente dell’Assobalneari-Confapi Campania, architetto Antonio Cècoro, denunciò la presenza di ben 1619 scarichi abusivi nei Regi Lagni, tutti rilevati, misurati, fotografati e ovviamente segnalati da una accurata indagine degli ispettori Arpac. Senza alcun esito che tali scarichi tuttora rovesciano in mare imponenti scarichi industriali oltre che fognari. Gli esposti denuncia del presidente Cècoro furono presentati alle Procure di Napoli, Santa Maria Capua Vetere, Avellino e Benevento, alle cui province appartengono i 40 Comuni nei cui territori si trovano gli scarichi abusivi. La griglia trattiene infatti i rifiuti di grosse dimensioni, ma non certo i liquami, che dovevano essere eliminati dal ”piano di risanamento” annunciato dalla Regione nel lontano 2009, mai evidentemente attuato.

Assobalneari Campania segnala inoltre che, per la seconda volta, il Comune di Pozzuoli è stato costretto di recente a far ripulire a proprie spese l’intera spiaggia di Licola, compito che spetta alla Regione in quanto territorio demaniale; la spiaggia viene costantemente invasa da copertoni, legna, sacchetti pieni di rifiuti, bottiglie di plastica. E ciò avviene da quando sono stati sequestrati e aboliti i lidi flegrei e domizi per la nota questione della validità delle concessioni rispetto alla normativa europea. Tema che riguarda le concessioni sull’intera costa italiana, e sul quale la Federbalneari Italia ha aperto una trattativa con il Governo Nazionale e con la Commissione Europea che di recente ha fatto positivi passi verso una conclusione soddisfacente.

 

Carmen Mele

Cristina Volpe